Per queste vacanze estive, il consiglio è quello di dedicare parte del vostro tempo libero alla Letteratura di viaggio “non convenzionale”: una letteratura che accomuna lo spostamento fisico al viaggio spirituale, intimo, all’interno del sé. Libri in cui i luoghi visitati, con le loro bellezze e i loro misteri, altro non sono se non mezzi per dare inizio – o decidere di terminare – una ricerca interiore e personale, profonda e decisiva.
Ecco i titoli che vi proponiamo:
Accanto a quella maggiore, oggetto della nostra analisi, possiamo trovare altre sotto-tematiche che accomunano queste tre letture: una tra le tante, il rapporto stridente tra il ruolo della famiglia come cardine per lo sviluppo interiore individuale e quale istituzione fondamentale dell’alta borghesia.
Dalla famiglia di Clare e di Matteo (“Viaggio ad Itaca”), in particolare, ci arriva un quadro disincantato e sempre attuale di come la ricchezza, l’affermazione sociale, la necessità del rispetto delle convenzioni possano in qualche modo minare talvolta la spontaneità, la verità dei sentimenti e gli affetti.
La famiglia, gli affetti, la vita che ognuno di noi ritiene degna di essere vissuta non sono necessariamente ciò che ci circonda ma sono ciò che creiamo con le nostre mani – gli uccelli di carta che Claire crea nel suo laboratorio, la passione di Laila (“Viaggio ad itaca”) per la danza, gli studi non convenzionali intrapresi da Matteo (“Viaggio ad itaca”) per un breve periodo – e che condividiamo con le persone che scegliamo come nostri compagni di viaggio, al di là di ogni convenzione, di ogni regola, di ogni conseguenza.