Dispacci da lontano. #ADCchina

Da qualche tempo andavo in giro a segnarmi titoli di riflessioni dall’oriente: era nel pre-virus, m’interessava capirne di più di geopolitica. Ora siamo tutti diversi – per certe questioni è più una mia speranza che una realtà oggettiva a dire il vero – e il dibattito si è acceso: dall’economia spregiudicata ai nuovi ricchi, dal problema dell’approccio culturale alle derive sempre presenti di censura e propaganda, l’analisi sul potere asiatico si rivela in tutta la sua complessità. In questo articolo aperto lascio alcuni degli ultimi titoli che mi hanno incuriosita: è come al solito benvenuto ogni altro suggerimento.

Nella testa del Dragone. Identità e ambizioni della nuova Cina“, Giada Messetti – ed. Mondadori (marzo 2020). Una voce secondo me fresca e al tempo stesso autorevole che penso possa riuscire a chiarire quel che la Cina in sostanza è: un crocevia di tante realtà – e identità diverse – che inevitabilmente sfuggono alla maggior parte dei nostri sforzi tassonomici.

Red Mirror“, Simone Pieranni – ed. Laterza (2020). La tecnologia che offre soluzioni a problemi altrimenti ingestibili, la tecnologia invasiva: a che punto siamo? Dalla domotica agli smartphone, dall’AI alla smart city, ce lo spiega la Cina.

“Le potenze del capitalismo politico. Stati Uniti e Cina“, Alessandro Aresu – ed. La Nave di Teseo. Che cos’è il geodiritto? “Una guerra giuridica e tecnologica combattuta attraverso sanzioni, uso politico delle istituzioni internazionali, blocchi agli investimenti esteri”.

Il nuovo Mao“, Gennaro Sangiuliano – ed. Mondadori (2019). Una fittissima biografia del leader cinese, ricca di spunti di riflessione non solo sulla figura di quest'”uomo più potente del mondo” (davanti a Putin e Trump – Forbes 2018) ma anche sulla storia della Cina contemporanea.

Mao Zedong è arrabbiato – verità e menzogne dal pianeta Cina”, Yu Hua – ed. Feltrinelli. “Yu Hua è nato nel 1960 a Hangzhou. Figlio di un’infermiera e di un medico, trascorre lunghi pomeriggi dell’infanzia a giocare nei corridoi dell’ospedale. Lì fa il suo apprendistato di scrittore. È considerato uno dei migliori autori della nuova generazione”. Tra censura, propaganda, ricchezze spregiudicate e mal condivise, lotte di classe, una lettura che mi pare indispensabile per l’ironia e la passione che la contraddistingue.

La seconda guerra fredda“, Federico Rampini – ed. Mondadori (novembre 2019). A fine 2019, Rampini firma un libro sullo scontro tra America e Cina: curiosa di capire se le sue osservazioni, fatte appunto nel pre-virus, saranno valide anche nel post, mi incuriosisce l’analisi sul ruolo di chi resta schiacciato in mezzo, ossia noi europei.

Scacco all’Europa“, Danilo Taino, ed. Solferino (marzo 2019). Anche qui, il focus è in parte l’Europa e quel ruolo mondiale eurocentrico ormai in declino. La Belt and Road Initiative avanza inesorabilmente?

Il secolo asiatico?“, Parag Khanna – ed. Fazi (marzo 2019). Questo è uno dei testi che mi interessa di più: mi domando se dentro a quel punto di domanda fosse già conservato, in embrione, parte di un futuro che è diventato il nostro presente.