“Il figlio del Direttore”, di Piersandro Pallavicini

"Ero felice. A dieci anni desideravo la protezione dell'oscurità. Ora, a sessanta, ho preso un appartamento in Costa Azzurra inondato di sole." A metà strada fra il giallo sociale, la commedia degli equivoci e il romanzo generazionale, "Il figlio del Direttore" indaga, con disincanto scrupoloso e urticante sarcasmo, le pieghe della più esclusiva Late Boomers … Leggi tutto “Il figlio del Direttore”, di Piersandro Pallavicini

“Membrana”, di Chi Ta-Wei (trad. Alessandra Pezza)

(progetto grafico NERO, illustrazione di copertina Lucrezia Viperina) "Sciocchina, i trattamenti cutanei curano l'esterno, non l'interno." La fantascienza transumanista di Mary Shelley cresce tra le inesauribili declinazioni del cyberpunk da Gibson a Sterling, s'aggrappa al fertile terreno dei manga (Akira, Ghost in the shell, per dire), semina dubbi nel ventre dei supereroi a stelle e … Leggi tutto “Membrana”, di Chi Ta-Wei (trad. Alessandra Pezza)

In pianura .2: “Génie la matta”, di Inès Cagnati (trad. Ena Marchi)

"Se la gatta o la cagna aveva fatto i piccoli, le dicevano: «Génie la matta, intanto che fai una pausa, va' ad ammazzare i gattini». O i cuccioli. Lei metteva i gattini o i cuccioli in un sacco con dei sassi e andava a gettarlo nel fiume. Io la inseguivo a distanza, perché ogni tanto … Leggi tutto In pianura .2: “Génie la matta”, di Inès Cagnati (trad. Ena Marchi)

“Il figlio delle sorelle”, di Leonardo G. Luccone

"Nella testa hai solo sbucciature. Nella testa hai solo trucidature. Nella testa hai solo mancature. Solo troncature. Smangiucchiature, tramature, stancature, sbavature, sporcature, strozzature, smerigliature, annaspature, sgommature, abbandonature. Abbandonature." "Il figlio delle sorelle" sfregia in faccia, amabilmente e si spera con cicatrice duratura, il modo falso onnisciente di svolgere il romanzo familiare. Se i ricordi sono … Leggi tutto “Il figlio delle sorelle”, di Leonardo G. Luccone

“Le perfezioni”, di Vincenzo Latronico

"Tutti volevano una pagina, un logo, una veste grafica. Tutti volevano un po' di bellezza, intesa come una posizione unica in un sistema di differenze.""Il gioco di prestigio della gentrificazione è proprio questo: il racconto globale, generico e scintillante, è reso possibile dall'occultamento di una storia locale specifica e priva di valore aggiunto. Una storia … Leggi tutto “Le perfezioni”, di Vincenzo Latronico

“Fantasmi dello Tsunami”, di Richard L. Parry (trad. Pietro Del Vecchio)

"In giapponese, quando ci si allontana da casa si pronuncia una formula invariata. La persona che esce dice itte kimasu, che significa letteralmente 'vado e torno'. Coloro che rimangono rispondono con itte rasshai, che significa 'torna presto'. Sayonara, la parola che si insegna agli stranieri ed è il giapponese per 'addio', è un vocabolo troppo … Leggi tutto “Fantasmi dello Tsunami”, di Richard L. Parry (trad. Pietro Del Vecchio)

“Più idioti dei dinosauri”, di Daniele Scaglione

"Se qualcuno mi dice «Ehi, nel 2050 il mondo sarà di 2°C più caldo di adesso!», per educazione rispondo: «Oh, è terribile!». Ma intanto mi chiedo: «E dunque?». Se invece qualcuno mi dice: «Nel 2050 a Milano ci sarà il clima che c'è oggi a Dallas», capisco di cosa stiamo parlando e intuisco cosa significa … Leggi tutto “Più idioti dei dinosauri”, di Daniele Scaglione

“Raccontare la fine del mondo”, di Marco Malvestio

Ho cominciato questo nuovo anno di letture con "Raccontare la fine del mondo", di Marco Malvestio. Attraverso l'analisi di opere iconiche appartenenti al genere della letteratura distopica e della narrazione post-apocalittica - da pagine che hanno fatto la storia come "La spiaggia terminale" di J.G.Ballard a pellicole blockbuster quali Resident Evil - l'autore (ricercatore presso … Leggi tutto “Raccontare la fine del mondo”, di Marco Malvestio