"Invece, quel buio, là fuori, adesso, gli pareva un'oscurità cattiva, la pelle stessa di un gigantesco essere multiforme che respirava rantolando, e allargava il torace inspirando le sostanze vitali, le poche rimaste, le superstiti, seppure lontane e indistinguibili: le stelle, le nuvole, gli esseri alati, e quelli della terra, del sottoterra, anzi, che continuavano laboriosamente … Leggi tutto In pianura .1: “Pontescuro”, di Luca Ragagnin