Dunque.
C’erano anziani signori distinti, in giacca e cravatta, chini a scegliere volumi e leggere sinossi, ed è bello pensare che poi se li sono portati a casa quei libri, comprati a peso sulla bilancia (a fianco, la cassetta blumetallo per le monetine), e magari li hanno anche sfogliati subito, senza neanche aspettare la luce della mattina, nel silenzio delle loro camere da letto. C’erano ragazzi e studenti che a gruppetti ascoltavano musica, scartabellavano pagine e smangiucchiavano mandarini. C’era qualcuno che del mestiere dell’editoria conserva ancora il sapere, la forma, l’idea, il calore. C’era Milano fuori dalle finestre, che fa sempre bene, in forma smagliante con una serata di freddo morbido, come delle volte succede a Dicembre inoltrato.
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Ferro di cavallo e ruota di bicicletta. E libri. |
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Automobili. Natale. Milano. E libri. |
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Le Silerchie. Da comprarle tutte e portarsele via zitti zitti, fuggendo nella notte. Bastoncini magici per scacciare gli spiriti maligni. |
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#LaNebbiosa. I cassetti del mio comodino straboccano, di foto così, stropicciate dagli anni, nomi e cognomi di nonni, zii e pronipoti, giorni e mesi e anni sul retro, a penna sottile, per non rovinare. |
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In giro, il profumo dei mandarini appena sbucciati. |
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Ecco il Claudio Fasoli Samadhi Quartet all’opera. |
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#BornToBeWilde party, @IlSaggiatoreEd – Via Melzo 9, Milano. 18 Dicembre 2014. Soundrack here