Nulla da segnalare, se non godersi lo spettacolo senza troppe paranoie. Atmosfere da brivido, profumo di sigaretta, cappotti di lana umidi di pioggia, mistero fitto, poliziotti buoni e poliziotti cattivi, delinquenti, assassini e quell’aria tutta dublinese che solo a descriverla, se non sei bravo, ne perdi per lo meno la metà. E soprattutto, l’Essere Umano. Dopo tanta extracorporeità da fenomeno paranormale (vampiri, licantropi, angeli e affini), finalmente gli Uomini. Soli, nell’essenza inalienabile di corpo e mente: belli, brutti, giovani, vecchi. Sposati, single, con figli, senza figli. Buoni, altruisti, empatici, egoisti, cattivi, assassini, fuori di testa. Eppure, sempre uomini, nella quotidianità di un confronto, impari, con le gioie, ma spesso con i drammi, dell’esistenza.
"Nel bosco", di Tana French
Nulla da segnalare, se non godersi lo spettacolo senza troppe paranoie. Atmosfere da brivido, profumo di sigaretta, cappotti di lana umidi di pioggia, mistero fitto, poliziotti buoni e poliziotti cattivi, delinquenti, assassini e quell’aria tutta dublinese che solo a descriverla, se non sei bravo, ne perdi per lo meno la metà. E soprattutto, l’Essere Umano. Dopo tanta extracorporeità da fenomeno paranormale (vampiri, licantropi, angeli e affini), finalmente gli Uomini. Soli, nell’essenza inalienabile di corpo e mente: belli, brutti, giovani, vecchi. Sposati, single, con figli, senza figli. Buoni, altruisti, empatici, egoisti, cattivi, assassini, fuori di testa. Eppure, sempre uomini, nella quotidianità di un confronto, impari, con le gioie, ma spesso con i drammi, dell’esistenza.